PRIN 2022 PNRR - RINASCI

La biodiversità in Europa è in crisi. La perdita della biodiversità rappresenterebbe non solo una calamità per la natura, ma metterebbe altresì a rischio il benessere del popolo europeo.

Ripristinare la biodiversità non significa ricostruire la natura così come era prima dell’industrializzazione e urbanizzazione del ventesimo secolo. Significa promuovere una nuova natura per l’Europa del ventunesimo secolo, una che tiene conto delle condizioni attuali e le necessità della flora e fauna, anche alla luce dei cambiamenti climatici. Significa far rinascere la natura per un Europa più verde, più sana, più resiliente.

Si prospetta un progetto complesso. Prima di iniziare, è fondamentale chiarire come il nuovo Regolamento sul Ripristino della Natura si inserisca nel quadro normativo europeo già in vigore, nel contesto italiano.

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Eventi

Prossimi eventi

13/04/2025

Call for Abstracts – Deadline 13 April

Call for abstracts Implementing the Nature Restoration Regulation: legal challenges […]

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Attività

19/10/2024
Trento

ICON-S Italia “Lo stato delle transizioni”

Join us on 19 October in Trento at the Conference […]

26/08/2024
Tartu, Estonia

Society for Ecological Restoration Europe – SERE Conference 2024, Tartu

Members of the Roma Tre research unit joined in the […]

27/09/2024
Università degli Studi - Roma Tre, Via della Vasca Navale 109

Notte dei ricercatori – 27 settembre 2024

L’unità di ricerca di Roma Tre sarà presente alla Notte […]

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Il Progetto

Nel giugno 2022, la Commissione ha presentato una proposta legislativa che, una volta adottata, obbligherà gli Stati Membri dell’UE a iniziare quest’opera di risanamento entro il 2030. Dopo un negoziato difficile, il regolamento sul ripristino della natura è stato approvato il 17 giugno 2024. Obbliga gli Stati membri ad avviare il processo di risanamento delle loro praterie, foreste, zone umide, acque dolci e marine, con obiettivi incrementali nel tempo. In più, il regolamento stabilisce obblighi di tutela la natura nelle zone urbane, mantenendo e aumentando il verde urbano e la copertura arborea. Li obbliga altresì a fermare il declino delle popolazioni di impollinatori, di promuovere la coesistenza dell’agricoltura coesista con la biodiversità, di ripristinare lo stato ecologico dei corsi d’acqua e di rimuovere alcune delle infrastrutture in disuso in modo che possano scorrere liberi.

Il gruppo di ricerca affronta le questioni giuridiche sollevate dal regolamento sul ripristino della natura: come si inserisce nell’ordine giuridico dell’Unione e  costituzionale italiano, la sua coerenza con gli strumenti UE già in vigore per la tutela degli habitats e delle specie protette, le sinergie con il diritto e la politica agraria. Sono altresì da studiare i conflitti che possono sorgere con i diritti di proprietà e con altri diritti fondamentali. LA ricerca riguarderà inoltre il  quadro degli strumenti di finanziamento per i progetti di ripristino, compresi gli aiuti di stato, la governance del ripristino della biodiversità e il ruolo della partecipazione pubblica.

Il progetto comprende tre deliverable:

  1. Attività di sensibilizzazione e outreach (2024)
  2. Il Nature Restoration Report (2025)
  3. Una conferenza internazionale (autunno 2025)
Il progetto

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